TUTTA LA LUCE CHE NON VEDIAMO- ECCO PERCHE’ DOVRESTI GUARDARE LA NUOVA SERIE NETFLIX

La nuova serie Netflix "Tutta la luce che non vediamo"

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Il 2 novembre arriva su Netflix la miniserie “Tutta la luce che non vediamo” tratta dall’omonimo romanzo vincitore del premio Pulitzer.

La serie ideata da Shawn Levy e Steven Knight con solo quattro episodi riesce a inserirsi tra i prodotti più interessanti nel catalogo della piattaforma.

Di che cosa parla la serie?

Saint- Malo 1944. Gli americani iniziano i bombardamenti per liberare la città dai tedeschi guidati dai messaggi radiofonici in codici di Marie, una giovane ragazza francese non vedente. Nel frattempo, un alto ufficiale del Terzo Reich dà la caccia alla ragazza francese per trovare una pietra leggendaria. Al contempo, le vicende di Marie si intrecciano, seppur a distanza ma legati dalla radio, con il giovane Werner, un soldato tedesco incaricato di rintracciare la frequenza sulla quale trasmette la ragazza.

Aria Maria Loberti in una scena della miniserie

Tutta la luce che non vediamo- luce oltre le tenebre

Quando la guerra entra nelle opere artistiche si affrontano due realtà: devastazione e speranza, luce e tenebre.

“Tutta la luce che non vediamo” è una storia di speranza e umanità che fonda le sue radici nel buio della guerra e della disperazione.

Una storia in cui si intrecciano vite di persone accumunate dalla luce e dalle tenebre: un giovane tedesco orfano costretto a lavorare per i nazisti a causa della sua genialità, un ex soldato e partigiano che dopo la prima guerra mondiale non riesce ad affrontare il mondo circostante, un custode di un museo e padre di una giovane ragazza cieca che cerca di proteggere la propria famiglia e gli alti ideali che il Terzo Reich tenta di annientare.  

Il dualismo luce e tenebra trova il suo fulcro di rappresentazione nella protagonista: Marie, una giovane che per tutta la sua vita sembra non aver visto nulla se non il buio delle tenebre causato dalla sua cecità, sarà poi un raggio di luce e speranza perché come si dice nella serie “La luce più importante è quella che non vediamo”.

La vista e gli altri sensi sono parte integrante della narrazione, la cecità della protagonista potrebbe sembrare un ostacolo insuperabile in tempo di guerra, in una fuga continua da un nazista spietato, in una città costantemente sotto attacco ma la tenacia di Marie non lascia spazio alle limitazioni imposte dalla natura. Laddove la vista sembra manchevole arriva la voce, infatti con l’uso della voce e di una frequenza radiofonica Marie arriva a una moltitudine di persone. Proprio la radio è l’elemento costante, il filo rosso che unisce tutti i legami.

“Tutta la luce che non vediamo” è una storia profondamente umana che fa dell’empatia e della morale il suo punto di arrivo, una storia di non corruzione dell’anima, di abnegazione, di ideali che sovrastano e dominano la paura, una storia di coraggio.

Louis Hoffman in una scena

Tutte queste storie e intrecci avvengono in quattro episodi diretti da Shawn Levy. Ogni episodio è realizzato con cura e precisione sia per quanto riguarda il lato tecnico che quello narrativo. La narrazione si svolge su più linee temporali in particolare 1934, 1940 e 1944 ma non risulta mai confusa anzi riesce a coinvolgere maggiormente lo spettatore nelle vicende. In tutti gli episodi vi sono poi colpi di scena, cliffhanger che spingono lo spettatore a proseguire con il successivo. Infatti, oltre a una narrazione particolarmente empatica (che non sfocia mai nel troppo romanzesco) vi è una serie di inseguimenti, combattimenti, fughe, misteri.

E se il lato narrativo è ottimo si può dire lo stesso del lato tecnico: un’ottima fotografia e CGI sono accompagnate da una realistica scenografia e da musiche che rendono poetiche le immagini su schermo.

Tutta la luce che non vediamo- Il cast

Non si può non menzionare la scelta del cast che si rivela particolarmente adatto da volti più noti come Mark Ruffalo (già beniamino dei fan Marvel) e Hugh Laurie (il famoso Dottor. House) fino a attori più giovani come Louis Hoffman che aveva già lavorato con Netflix come protagonista nella serie “Dark” e l’emergente Aria Maria Loberti protagonista della serie. Una menzione speciale va a quest’ultima in quanto ha donato davvero un’ottima interpretazione di Marie.

Una serie imperdibile?

“Tutta la luce che non vediamo” è un’ottima miniserie, uno dei prodotti più interessanti non solo di quest’anno e in generale tra i prodotti più riusciti della piattaforma. Una serie che non ha nulla da invidiare a pellicole dello stesso genere arrivate negli ultimi anni sul grande schermo. Una storia che vi farà emozionare e appassionare e con ogni probabilità vi porterà in libreria ad acquistare il romanzo per rincontrare i protagonisti un’ultima volta.

Imperdibile.

Tutta la luce che non vediamo | Trailer ufficiale | Netflix Italia – YouTube

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