Grazie agli amici di Warner Bros Italia, abbiamo avuto modo di vedere il film dell’anno. Ovvero? Ma ovviamente Superman di James Gunn. Un film che attendevamo febrilmente sin dal suo annuncio. L’hype è cresciuta dopo il primo trailer e ora finalmente possiamo parlarvene. Abbiamo voluto far passare la notte per far decantare le emozioni. Ma ora è tempo delle nostre impressioni ovviamente senza spoiler!

Una breve sinossi
Quando Superman viene coinvolto in conflitti in patria e all’estero, le sue azioni vengono messe in discussione, dando al miliardario tecnologico Lex Luthor l’opportunità di togliere di mezzo l’Uomo d’Acciaio per sempre. Riusciranno l’intrepida reporter Lois Lane e il compagno a quattro zampe di Superman, Krypto, ad aiutarlo prima che sia troppo tardi?
Un film che dividerà
Già in sala abbiamo sentito pareri discordanti, tra la critica che lo distruggeva e chi lo osannava. Io credo che i primi si fossero recati in sala con un certo pregiudizio negativo, errore veniale per chi fa critica cinematografica amatoriale o meno che sia. Ma soprattutto, abbiamo avuto la sincera impressione che, chi parlava e lo distruggeva, di fumetti ne avesse letti pochi o nessuno.
Ora io non credo a ciò che dicono certi influencer “marchettari” che annunciano solennemente: ecco i fumetti per preparsi al film. Non funziona così. Il film è film e va visto in quanto tale, non c’è bisogno di prepararsi. Soprattutto se si tratta di un film di esordio di un nuovo corso, e che ci narra di un personaggio che piaccia o meno, è parte della cultura quantomeno occidentale, da più di ottant’anni e che anche vagamente “conoscono” tutti.
Ma, trattasi comunque di un’opera derivativa. Che è tratta dai fumetti e credetemi, si vede ed è giusto così. Si nota che Gunn è un lettore di fumetti, perché il film è molto fumettoso. Ci sono riferimenti, citazioni ma soprattutto è un film ricco. Un universo vivo. Poi chi come il sottoscritto li ha letti coglie i riferimenti, chi non li ha letti non li coglie. Ma ciò non rovina affatto la fruizione del film.
Tuttavia mi chiede, se non hai mai letto un fumetto di Superman, come fai a dire questo non è Superman? Perché è bene ricordare che la visione di un precedente regista, resta la sua visione del personaggio. Che però è una interpretazione personale, non la Bibbia del personaggio. La sua Bibbia, sono ottant’anni di storie a fumetti.
Abbiamo sentito inoltre dire: “Eh ma troppi personaggi non sembra il film di Superman”. Ragazzi è il film che deve rifondare un universo non solo introdurre Superman. Inoltre il film risolve il solito problema noto come: ma mentre supereroe x combate gli altri che fanno? Guardano? Qui gli altri eroi ci sono, interagiscono e prendono parte alla trama.
Un film che non ha paura di sporcarsi le mani
Superman di James Gunn è un film che porta avanti molta analisi politca e critica sociale, che si lega a doppio filo all’attualità. Gunn analizza tutti i processi sottostanti alla costruzione del nemico. In particolare, sfruttando un Lex Luthor monumentale – interpretato da un grandissimo Nicolas Hoult – ci parla del ruolo dei social nella demonizzazione di figure che, per interessi politici particolari, vengono screditate e individuate come il nemico. In questo caso però il nemico, che come avrebbe detto Carl Schmitt, diventa hostis pubblico, è lo stesso Superman!
Infatti, nella visione di Luthor, come in molte saghe fumettistiche Superman non è un uomo, ma rappresenta la finititezza e la fragilità della razza umana. In quanto Super uomo per eccellenza, Superman trascende l’umanità stessa. Nella narrazione di Luthor potrebbe dominarla da un momento all’altro. Quindi in quanto Supermano, Superman è una minaccia esistenziale all’umanità e l’unico essere in grado di metterlo in ombra. Dunque intrecci politici e avversioni particolari si intrecciano fatalmente nei piani di Luthor.
Argomento affrontato recentemente seppur con sfumature diverse, dal crossover fumettistico Absolute Power, in cui Amanda Waller – capo della Suicide Squad vista anche al cinema – vede nei superumani una minaccia esistenziale perchè potrebbero prendere, appunto il potere assoluto.
Ma questa dialettica tra Superman è Luthor, risale alla notte dei tempi. In particolare la dialettica tra muscoli e ingegno di Luthor, ma come vorrà dimostrare Gunn, Superman non è affatto solo muscoli. Anzi, ha cuore, mente e alleati non servi come Luthor.
L’essenza del personaggio
Superman è questo. Superman è un umano troppo umano. Certo è un alieno, ma come tutti gli aliens (termine con cui negli Stati Uniti si indicano i non americani immigrati, vi ricordate la canzone di Sting?), lui ce l’ha fatta. Lui è uno straniero, che è cresciuto nella profonda periferia, ma che è arrivato nella metropoli (Metropolis appunto). Ha realizzato il sogno americano, si è fatto uomo e ha incarnato i migliori valori dell’umanità decidendo si servirla e non di dominarla (come avrebbe potuto fare).
Ho sentito molti dire, “Superman fascista solito messaggio che se nasci negli Stati Uniti sei buono, altrimenti no”. Non avete capito nulla. In primis il Superman moderno, non è quello degli anni ’50 in cui combatteva nelle strisce domenicali i sovietici. Non è fedele a nessuno Stato, ma all’umanità tutta. In secondo luogo, certo gli Stati Uniti con la loro libertà gli hanno permesso di diventare chi è. Ma credete davvero che se fosse cresciuto in Unione Sovietica sarebbe lo stesso? Leggetevi Superman Red Son e poi ne parliamo.
Inoltre Gunn, vuole dirci che indipendentemente dai genitori Kriptoniani, e l’idea del percorso di vita che doveva compiere loro figlio Kal El, lui ha fatto le sue scelte. Ciò vuole sottolineare che esiste il libero arbitrio, e che ognuno di noi, può intraprendere la propria strada e formare i propri valori indipendentmente da tutto. Soprattutto se poi hai dei genitori adottivi come Mamma e Papà Kent.
Superman non è oscuro. Superman è speranza, speranza per un mondo migliore. Quindi, se andrete a cuore aperto a fine film direte, avremmo tanto bisogno anche noi di Superman. Questo perché Gunn non risparmia critiche a certi dittatori che vivono oltre la nuova cortina di ferro, mettendo in ridicolo i loro appetiti bellicisti, con l’unica differenza che purtruppo noi viviamo in un mondo senza supereroi (purtroppo).
Tecnicamente parlando
Lato tecnico è un film ben riuscito. La CGI è ottima. Le musiche gasano da morire con una rilettura rock del classico ed iconico motivetto. La regia è molto alla Gunn, o la si ama o la si odia. Il film ci mette un po’ a decollare, ma quando lo fa mette il turbo e non si ferma più. Dura il giusto, è molto colorato ma Superman è questo. Superman non è Batman.
Ciò detto il cast è totalmente centrato. David Cornsweet è un ottimo Superman, perché non è un volto troppo noto e ora per noi sarà Superman senza associarlo ad altri ruoli. Rachel Brosnahan è una bravissima Lois Lane, e debbo dire che ho davvero apprezzato la dinamica conflittuale e matura tra i due. L’amarsi nonostante le diversità, costruire ponti e non muri, in una relazione comunque non facile. Ho apprezzato meno il suo stile nel vestire, Lois Lane me la immagino sinceramente più elegante ma sono gusti personali.
Ho amato per la loro fedeltà Jimmy Olsen totalmente in parte e fedele ai fumetti, mancava giusto il cravattino. Fantastico Nathan Fillion come Lanterna Verde Guy Gardner, arrogante come nei fumetti. Brava seppur più abbozzata Isabela Merced come Hawkgirl, meriterà più spazio in futuro. Edi Garegh è un incredibile Mister Terrific, tra i migliori cinque. Di Luthor ne ho già detto azzeccatissimo. Non faccio spoiler su altri personaggi ma anche lei… Mamma mia!
Tirando le somme
Un film che dividerà perchè temo ci saranno molti pregiudizi. Ma vi invitiamo ad andarlo a vedere a cuore aperto, senza preconcetti. Personalmente ci ha emozionato, e soprattutto ci ha fatto dire di più! Quindi attendiamo con ansia i nuovi progetti del nuovo universo cinematografico Dc. Gli auguriamo lunga vita e corriamo a leggere tanti fumetti. Ma non per prepararci, ma perché questo film dopo la visione ti mette tanta voglia di farlo!
Dopo anni di goffi tentativi Gunn ha rilanciato la Dc al cinema, ora sta noi sostenerlo e crederci fino in fondo. Andate al cinema!