Nelle sale dal 18 giugno, Elio è il nuovo film della Pixar che porta una storia tenerissima ma poco incisiva sul grande schermo.
A dirigere questo nuovo Pixar è Domee Shi, regista del bellissimo cortometraggio Bao (che le fece guadagnare l’Oscar nel 2019) e del coraggioso e purtroppo sottovalutato Red.

ELIO- COSA RACCONTA IL NUOVO FILM PIXAR
Elio Solis è un bambino che ha perso i genitori da piccolo, vive con sua zia ma non riesce a sentire nessun posto come “casa”. Elio, inoltre, ha una grande passione per lo spazio e gli alieni che spera prima o poi vengano a rapirlo.
Un giorno però, a causa di un equivoco, il suo sogno si realizza: viene trasportato e nominato ambasciatore galattico della terra.
Presto le cose si complicano, soprattutto quando Elio fa amicizia con Glordon, figlio di Lord Grigon, un potente leader alieno in guerra con il Comuniverso, l’istituzione intergalattica che conta sul piccolo protagonista.

ELIO- RECENSIONE
Dopo Red, Domee Shi torna a parlare del mondo introspettivo dei bambini/adolescenti. Nel primo lungometraggio, il leitmotiv era la crescita affrontata metaforicamente attraverso la trasformazione della protagonista. In questo nuovo film, le emozioni di Elio sono affrontante tra due pianeti: il protagonista desidera fuggire a tutti i costi dalla sua vita per cercare un posto dove sentirsi “a casa”.
Elio si sente solo, incompreso, non ha amici e passa tutto il suo tempo a pensare agli alieni e allo spazio. Ovviamente, il suo arrivo su un pianeta extra-terrestre lo farà riflettere sul concetto di “casa”.
Elio è un film tenerissimo che, come ci ha sempre abituato la Pixar, non parla solo ai bambini ma anche agli adulti.
Infatti, una delle parti fondamentali del film è proprio il rapporto tra Elio e sua zia, inizialmente stremata dalle “stranezze” del nipote che con il tempo imparerà ad apprezzare.
La storia può sicuramente emozionare grandi e piccoli ma allo stesso tempo non risulta avere particolari guizzi creativi soprattutto nella seconda metà.
La prima parte del film convince a pieno ma nella seconda si ha una risoluzione narrativa poco incisiva e frettolosa. Non è la prima volta che succede con i “nuovi” Pixar che, pur portando storie molto tenere, sembrano mancare in qualcosa.
Elio tratta tanti temi: solitudine, crescita, famiglia, guerra, emancipazione … ma non tutti riescono a essere affrontati in modo incisivo e approfondito.

ELIO-COSA RESTA DEL FILM
Di Elio resta soprattutto la tenerezza del suo protagonista, paladino dei “pesci fuor d’acqua” e portavoce di tutti quegli outsider considerati spesso “perdenti”.
La caratterizzazione del protagonista e la sua unicità oscurano gli altri temi presenti che passano quindi in secondo piano.
Un altro elemento fondamentale è l’aspetto visivo: il character design dei personaggi è molto interessante così come la rappresentazione del pianeta extra-terrestre.
Elio è un film dolce e divertente capace di parlare a un pubblico vasto: ai bambini di oggi, a quelli di ieri e a chi, ancora, ha difficoltà a trovare il proprio posto nel mondo. perché, come ci insegna il film, a volte “casa” è più vicina di quanto pensiamo.
Bello si, ma non indimenticabile.