Star Wars: Visions di Takashi Okazaki – Recensione

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Volume consigliato agli appassionati della serie animata di Star Wars prodotta in collaborazione tra la Disney e Lucasfilm. Il prodotto è riduttivo a livello di trama e per metà contiene materiali del processo creativo di Takashi Okazaki: le matite, il passaggio a china e, per finire, il colore.

Star Wars Visions è un volume scritto e disegnato da Takashi Okazaki e pubblicato in Italia dalla Panini Comics. Il volume funge da prequel a quella che è la serie animata prodotta in collaborazione tra la Disney e la Lucasfilm. Vediamolo più nel dettaglio!

La trama

Star Wars: Visions  è una serie animata ad antologie prodotta nel 2021 dalla Lucasfilm Animation per Disney+. La prima stagione, intitolata Volume 1, consta di nove episodi prodotti da ben sette studi d’animazione giapponesi diversi. Ogni studio si è preso la libertà di raccontare, in maniera originale e rivisitata, le proprie storie, basate e ambientate nell’universo di Guerre stellari. Il tutto, ovviamente, sotto il controllo e la verifica della Lucasfilm.

Takashi Okazaki (Afro Samurai), il celebre autore dell’episodio della prima stagione di Star Wars: Visions intitolato Il duello, torna a presentarci un Giappone feudale ricco di dettagli e colpi di scena, per un brevissimo racconto che ha come protagonista il Ronin. Racconto che funge da prequel al corto animato più amato della prima stagione di Star Wars: Visions.

Il vagabondo solitario, conosciuto col nome di il “Ronin” e il suo droide viaggiano lungo una regione montuosa innevata. Sarà proprio durante questo viaggio che faranno un incontro speciale che li porterà a porsi dei quesiti e a guardare in faccia un uomo di grande valore.

Conclusioni

Il volume di per sé è davvero molto riduttivo a livello di trama. Nonostante ciò, è consigliato agli appassionati della serie animata prodotta in collaborazione dalla Disney e Lucasfilm. Inoltre, per metà contiene dei materiali del processo creativo di Takashi Okazaki: le matite, il passaggio a china e, per finire, il colore. Dunque, funge da ottimo volume da collezione e completismo se si è appassionati anche dell’autore.

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