Batman: una brutta giornata-Ra’s Al Ghul

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Una discreta storia su Ra’s Al Ghul impreziosita in particolare dai disegni di Ivan Reis. Adatta un po’ a tutti, lettori storici e vecchi fan del personaggio.

La lunga saga di speciali dedicati ai nemici di Batman si conclude con questo ottavo e conclusivo numero. La saga ha visto fin’ora come protagonisti alcuni dei villain più celebri di Batman. Tra questi: l’Enigmista, Clayface, il Pinguino, Due Facce, Mister Freeze, Due Facce, Catwoman e Bane. Abbiamo così potuto gustarci una serie di storie fuori continuity, con versioni dei villains più o meno coincidenti con quelle di terra 0. A detta di gran parte di pubblico e critica, con cui siamo in questo caso assolutamente d’accordo, la più riuscita tra le storie pubblicate è senza dubbio, quella scritta da Tom King dedicata all’Enigmista. Questa storia dedicata a Ra’s Al Ghul, sarà riuscita a scalfirne il primato, rubandogli il primo posto ? Scopriamolo insieme.

Gli autori di Batman una brutta giornata Ra’s Al Ghul

L’australiano Tom Taylor è una delle penne più calde e uno degli autori Dc più prolifici e amati dal pubblico, degli ultimi anni. Autore di lunghe saghe fuori continuity come: Injustice Gods Among Us e Deceased. Ma anche di serie regolari di successo quali Nightwing e Son of Kal-EL, entrambe ancora in corso di pubblicazzione in Italia. Ma Tom Taylor sta scrivendo anche la nuova serie dedicata ai Teen Titans, gruppo che sarà al centro del nuovo Dawn of Dc comics, disegnata dallo stesso Reis. Lato Marvel ha scritto invece serie non fortunatissime, come All New Wolverine dedicata a X-23, Superior Iron man e X men Red. Ivan Reis disegnatore brasiliano, ha disegnato di tutto in poco più di dieci di carriera, sia in casa Marvel che DC. Dai Vendicatori a Batman, passando per la Justice League a Superman. Un autore davvero prolifico e della stile inconfodibile, di cui discuteremo nell’apposito paragrafo.

Com’è questo ultimo capitolo di Batman una brutta giornata?

La storia è discreta. Sicuramente non la migliore storia di Tom Taylor, ma non è nemmeno da buttare via. Taylor attinge pesantemente dalla mitologia del personaggio. Dunque da quanto creato da Neal Adams (creatore del personaggio di Ra’s Al Ghul), ma soprattuto dalla mitologia costruita da Grant Morrison con il suo lungo ciclo su Batman. Ma lo fa semplificando eccessivamente. Ra’s Al Ghoul è un ecoterorista con degli ideali? Certo. Ma non è credibile che pensi davvero di poter risolvere il problema del cambiamento climatico, di origine antropica, nei termini descritti. Limitarsi ad uccidere, per poi sostituirli con persone più sensibili alle tematiche ambientaliste, i leader delle più grandi multinazionali del mondo, è un’idea quantomeno semplicistica. Aiuterebbe un simile gesto? Si, ma sicuramente non sarebbe risolutivo. Pur non volendo inerpicarci in discorsi legati al cambiamento climatico, è evidente a tutti che la realtà è più complessa di così. Per cambiare davvero le cose andrebbe rivisto l’intero sistema economico, cambiando radicalmente il nostro stile di vita e di consumo. Insomma, il cambiamento climatico non si risolve convertendo le trenta multinazionali più inquinanti in aziende green. Ora qualcuno potrebbe dire è un fumetto e non si può pretendere troppo. Vero, ma nel 2023 la soglia di sospensione dell’incredulità è più bassa che negli sessanta. Forse sarebbe servito qualcosa di più complesso e elaborato.

La gestione dei tempi narrativi

Il fumetto si perde un po’ nella gestione dei tempi narrativi. Alcuni colpi di scena arrivano troppo in fretta e non creano quel senso di stupore che dovrebbero creare. La trama è tratti molto telefonata, leggendo il fumetto si capisce che la storia tende verso un inevitabile epilogo, che però si intuisce troppo prematuramente. Si cita molto la mitologia batmaniana, con il classico duello tra Ra’s al Ghul e Batman, ma non solo. Il problema è che quanto scritto da Taylor, è da una parte concentrato di tutti gli elementi tipici di una storia che vede i due personaggi come protagonisti. Ma senza nessuna novità sostanziale, senza nessun guizzo. Certo la narrazione scorre bene, si fa leggere ma non lascia molto. Una storia insomma abbastanza dimenticabile per il personaggio, che non riesce a scavare oltre la superficie del già detto.

Il trinagolo Batman, Ra’s Al Ghul, Robin

Nel corso della storia si ricrea un triangolo diventato ormai un classico. Quello tra Ra’s Al Ghul, Batman e Damian Wayne alias il quarto Robin alias il figlio di Batman. Tra Ra’s e Batman c’è un naturale conflitto, viste le due confligenti visioni di giustizia. Batman sarebbe potuto essere il perfetto allievo ma non condivide i metodi del suocero. Damian ha un rapporto conflittuale invece con entrambe le figure paterne. Il Nonno l’ha addestrato e gli vuole bene, ma lo considera al contempo un criminale. Con il padre Bruce invece ha un rapporto ambivalente, di stima e conflitto, essendo stato Damian cresciuto nella lega degli assasini. Ma poi chi non sentirebbe il peso di una figura paterna così ingombrante? I rapporti umani, seppur anche qui, senza nessuna nuova idea, sono ben gestiti. Peccato per Talia Al Ghoul che ha un ruolo marginale nella storia.

Il Formato

Il formato è un brossurato di 64 pagine a pagine a colori, al costo di 6 euro. L’ottima fattura con parti in rilievo, rende il formato prezioso. Sicuramente tra i formati economici di Panini, questo è il più piacevole è riuscito, che speriamo venga riutilizzato per future iniziative editoriali in contemporanea con gli Stati Uniti.

I Disegni di Ivan Reis

Ivan Reis è dotato di uno stile che lo stesso Geoff Johns definisce “a metà strada tra Neal Adams e Alan Davis”. Il suo tratto realistico, dettagliato e allo stesso tempo pulito costruisce dei personaggi che ricordano statue greche immerse nella contemporaneità. Le sue tavole si prestano molto all’ipertrofia dei protagonisti, ma anche allo stile di narrazione molto cupo e violento. Non è un caso che Reis lavori così tanto perché è in grado di costruire un dipinto con ogni tavola.

Conclusioni

Non la migliore delle otto storie ma nemmeno la peggiore. Non la migliore storia dedicata a Ra’s Al Ghoul e Batman, ma è una storia comunque godibile e che non richiede particolari conoscenze pregresso. Per chiunque voglia leggere una discreta storia di Batman, con dei bellissimi disegni questa è la vostra storia. Ma se il personaggio di Ra’s Al Ghoul vi piace, il consiglio è quello di recuperarvi la trilogia del demone scritta da Neal Adams e il ciclo di Morrison sul pipistrello. Se invece avete fame di altre recensioni vi lascio il link qui.
Alla prossima !

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