Gwen Stacy: indaggi alla standard high school, la recensione

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Una storia investigativa ambientata prima dell'incontro tra Gwen Stacy e Peter Parker. I disegni ci riportano alle atmosfere di un film d'essai. Un racconto coinvolgente in grado di donare maggiore tridimensionalità al personaggio. Una miniserie di origini in grado di raccontarci l'ascesa di nuovi supereroi e supernemici, con gli occhi di una protagonista attiva.

Sulla falsa riga di saghe analoghe ma ben più lunghe come Spider-Man le storie mai narrate e X men gli anni perduti, arriva questo volume inedito, che ci racconta alcuni episodi inediti dell’originala Gwen Stacy. In questo volume si andrà a scavare nel passato del personaggio raccontando le storie antecedenti al fatidico incontro con Peter Parker.

La storia

La storia è molto gradevole e scorrevole e garantisce una lettura agile, non essendo eccessivamente verbosa. Si ambienta nei numeri pre esordio ufficiale di Gwen su The Amazing Spider-Man 31 (1965) scritto ai tempi da Stan Lee e disegnato da Steve Ditko. La mini serie va tappare alcuni “buchi” di continuity, spiegando ad esempio perché il capitano Stacy era in pensione al momento del suo esordio. Il racconto dalle tinte crime e investigative, ricalca idee simili a quelle dell’inarrivabile Batman il lungo Hallowen, racccontoci il passaggio dai vecchi criminali “tradizionali” a nuovi letali super criminali quali Kingpin e il Goblin. Va detto che tutti i cooprotagonisti sono ben sviluppati, i momenti di tensione e i colpi di scena non mancano, e si è spinti ad andare fino in fondo all’albo per vedere come si concluderanno le cose.

L’Anno Uno di Gwen Stacy

Potremmo definire la storia come una sorta di anno uno del personaggio, che ne descrive la maturazione verso una maggiore consapevolezza. Gli eventi che investono Gwen, gli permettono di aprire gli occhi e di abbandonare almeno in parte la sua innocenza. Il mondo infatti si rivela in tutta la sua corruzione e violenza, lasciandola profondamente segnata. Servendosi dell’approccio sperimentato nella celeberrima miniserie Marvels, Gwen è inoltre testimone dell’inizio dell’epoca degli eroi. Vede l’esordio di Spider-Man e degli X men, ma diversamente dal giornalista protagonista della miniserie di Busiek, Gwen non è solo spettatrice ma anche protagonista. Dimostra infatti grandi doti investigative e coraggio da vendere. Va detto che la vicenda dona maggiore tridimensionalità al personaggio, che ne risulta rinvigorito. In ogni caso gli autori non lo tradendiscono mai nel tentativo di renderlo appetibile ad un pubblico moderno. Insomma non si costruisce una storia tutta girl power e buoni sentimenti, ma si scava nel passato di Gwen facendo luce su alcuni eventi mai narrati, senza mai cadere in contraddizione.

Una gestazione travagliata

La storia di Todd Nauck e Christos Gage ha avuto un percorso molto travagliato. Infatti la miniserie uscita per i primi due numeri, era stata interrotta durante la pandemia. Quando le speranze erano ormai appese ad un filo, i primi due numeri più l’epilogo, sono stati stampati sul Giant Size Gwen Stacy (Un albo a foliazione maggiorata). Ciò si ripercuote almeno a tratti sulla scrittura che per quanto scorrevole, a volte si inceppa e diventa difficile da seguire. Cosa abbastanza grave trattandosi di un fumetto investigativo che richiede quindi una certa coerenza narrativa. Evidentemente la lunga pausa non ha giovato ad una scrittura, che senza qualche scricchiolio di troppo, avrebbe meritato un voto in più.

Com’è disegnata Gwen?

Ho sempre ritenuto che non fosse facile disegnare Gwen Stacy, perché Ditko ha saputo dargli una caratterizzazione grafica irripetibile. Certo poi con il successo di Ghost Spider nei fumetti e al cinema, il look è stato ampiamente riveduto. Ma la Gwen classica è un osso duro per qualsiasi disegnatore, che deve trovare il giusto equilibrio tra modernità grafica e fedeltà al classico. In questo caso mi sento di elogiare i disegni, che sono classici e moderni allo stesso tempo. Risultano molto dettagliati eppure puliti, con delle chine che sembrano trasportarci in un film d’epoca, ricoloroto in tecnicolor. Li ho davvero amati.

Il formato

Un brossurato formato standard 17×26, a colori di 120 pagine a 14 euro. Visti i prezzi attuali dei fumetti, un ottimo prezzo vista comunque l’ottima fattura. Proporlo in cartonato sarebbe stato un suicidio, in questo formato invece, lo si rende ben più appetibile.

Conclusioni

Un fumetto che si rivolge veramente a fasce di pubblico potenzialmente molto variegate. Dal nostalgico delle prime storie di Spider-man che ritroverà vecchie atmosfere e protagonisti, al fan completista, al lettore occasionale amante di storie investigative. La narrazione che trova il giusto equilibrio tra leggerezza e drammaticità, lo rende accessibile a tutti quanti, adolescenti ed adulti. Un fumetto che dunque visto anche il formato relativamente economico, ci sentiamo di consigliarvi. Per il resto noi ci sentiamo alla prossima recensione!

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