Cyber Punk 2077: hai la mia parola-la recensione

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Un'opera imperdibile sia per gli amanti dello stile Cyber Punk che per gli amanti del videogioco. Una storia solida, arricchita da una critica sociale graffiante resa graficamente da dei disegni di altissimo livello che catturano perfettamete i protagonisti e gli scenari.

Cyber Punk 2077: hai la mia parola, espande l’universo narrativo del videogioco attraverso una nuova storia avvincente in quattro capitoli. Siete pronti a rientrare a Night City? Se volete saperne di più non vi resta che leggere questa recensione senza spoiler!

La trama

La trama è molto avvincente e piena di colpi di scena. Tra intrighi e lotte fra gang: ci troviamo di fronte ad una storia di vendetta e riscatto. Teresa un tempo conosciuta come la llorona era la Killer della gang dei Valentinos. Ma molti anni sono passati e ora un’ansiana signora che lavora in un ristorantino di provincia, lontano da Nightcity. Quando però sua figlia Oriana viene barbaramente uccisa a causa di un complesso intrigo, che unisce quelle stesse bande criminali e la politica, inizierà la sua caccia spietata ai responsabili dell’omicidio. La llorona è tornata e non si fermerà finché non avrà ottenuto la sua giustizia.

Nightcity

Nightcity è una città tentacolare e oscura, ricca di intrighi e vicoli oscuri. Una città in continua espansione a causa di una speculazione edilizia spietata, che non ha remore nello schiacciare i più deboli. Teresa o per meglio dire Maria, dopo anni di vita nella provincia, al suo ritorno, quasi non la riconosce più, tanto è cambiata negli ultimi anni. Qui il capitalismo nella sua versione più distorta, ha realizzato una vera distopia, un inferno sulla terra, un buco nero che ha risucchiato la sua unica figlia.

Critica sociale

Il fumetto è pregno di una fortissima critica sociale. Si analizza il problema delle gang ispaniche negli Stati Uniti imperversano da ormai molti anni, la speculazione edilizia sfrenata e il relativo consumo di suolo, il tema dei reduci abbandonati dal sistema. Lo si fa senza mezzi termini: in maniera sferzante e coriacea. Questo è un grande pregio dell’opera che quindi assume toni molto maturi.

L’estetica

Ad elementi di tipo futuristico quali grattaceli e protesi artificiali, si unisce un forte elemento di cultura ispanica. In particolare vi è un forte richiamo alla subcultura dei cartelli messicani ahinoi assai nota. Il risultato è piacevolissimo in quanto riattualizza i classici stilemi del cyberpunk alle nuove sensibilità. Negli Stati Uniti di oggi infatti, a causa della copiosa immigrazione dal Sud America, la cultura ispanica è molto più presente che trent’anni fa. Nightcity potrebbe in questo senso essere una Los Angeles futuribile.

I disegni

I disegni di Jesùs Hervàz sono davvero fantastici. Alla linea di contorno molto scura e marcata, si accompagano dei colori molto vividi in grado di illuminare le tavole. Lo stile è quasi acquarellato e sono molto frequenti tonalità fredde quali il verde e il blu, il rosso sangue. I volti dei personaggi sono sempre ben riconoscibili e espressivi, le scene di combattimento molto intellegibili. Il fumetto da comunque il suo meglio nel descrivere le ambientazioni molto dettagliate e caratteristiche. Il consiglio è quello di soffermarsi e di studiare ogni tavola per cogliere tutti i dettagli.

Intreccio e fruibilità

La storia scorre molto ben in un escalation di violenza crescente. Tra flashback che approfondiscono il passato della protagonista e scene ambientate nel presente, l’albo vola via senza intoppi. Forse però, tutto accade troppo velocemente. Un vero peccato, perché con due albi ulteriori, si sarebbe potutta dare magiiore profondità e respiro alla trama. Nonostante ciò il fumetto non presenta particolari bariere all’entrata. La trama avvincente e ricca di colpi di scena, rende accessibile l’universo narrativo di Cyber Punk, anche al lettore che non avesse giocato il videogioco, al punto che questo potrebbe essere anche stimolato a recuperare il titolo di cd projekt. I videogiocatori più navigati potranno invece rituffarsi nelle atmosfere del videogame vivendo un’inedita avventura.

I protagonisti

Il protagonista è sicuramente Teresa, alias Maria, alias la llorona. Una personaggio complesso, con un passato violento alle spalle, costretto dagli eventi a riprendere in mano le vecchie abitudini, per un’ultima mortale battaglia. Un vero antieroe, difficile da delineare in poche righe, nonché vera forza del fumetto. Va detto però che anche tutti gli altri comprimari sono ben sviluppati, dalla fidanzata di Oriana al padre ex reduce. Tutti si muovono in maniera credibile e coerente con la loro costruzione psicologica, non compiendo mai scelte banali. Ci teniamo inoltre a sottolineare che qui la multietnicità del cast, funziona non risultando forzata come era stato nel caso dell’ultimo fumetto di Spider Punk. Se volete saperne di più in proposito qui il link alla recensione.

Conclusioni

Un fumetto che non possiamo che consigliarvi sia se avete amato il videogame, sia se volete una storia Cyber Punk davvero bella e godibile. Certo 18 euro per un cartonato con quattro albi è un prezzo alto, ma il viaggio vale il costo del biglietto. Noi invece ci leggiamo alla prossima recensione!

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